mercoledì 9 settembre 2020

La Piramide di Bomarzo, le cascate di Chia, l'area di Santa Cecilia

 Una passeggiata unica e rigenerante in un luogo ricco di fascino. Vieni a scoprirlo con me e con Salvatore, il custode della Piramide. 

Siamo a Bomarzo e il nostro tour inizia dalla strada provinciale. Ci addentriamo nel bosco di Bomarzo, a confine con il territorio sotto il comune di Soriano nel Cimino e dal pianoro delle Rocchette scendiamo verso la valle del Tacchiolo. Lungo la nostra passeggiata incontriamo una tagliata etrusco - romana. Ci addentriamo ancora nel bosco, percorrendo uno stretto sentiero riaperto in tempi recente, ma di antico uso, ed infine ci troviamo di fronte al superbo masso detto la Piramide di Bomarzo. Affascinante, misteriosa, imponente. Sostiamo ad ammirarla, presentiamo le varie ipotesi di studio sulla stessa. Risaliamo la rupe e un altro mistero si affaccia lungo la nostra strada, ben nascosto dalla vegetazione ma davvero affascinante: la cosiddetta finestraccia. 

Il percorso appena svolto già vale la pena una visita (tempo di svolgimento 3 ore circa, tra la strada da compiere nel percorso ad anello e le suggestioni assaporate anche grazie alle nostre voci narranti)





Se avete scelto il tour completo (6 ore circa / 10km) si prosegue e si costeggiano campi coltivati, ci si addentra in un boschetto, si arriva ad una radura. A questo punto di nuovo si ridiscende la rupe attraverso un paesaggio suggestivo: grandi massi di pietra vulcanica posti "a guardia" e segnati nel tempo dal passaggio di carri e persone ci indicano che non siamo lontano dall'area archeologica di Santa Cecilia. Qui oggi possiamo trovare, immobili in un'atmosfera incantata, pietre lavorate, colonne, sarcofagi, tombe antropomorfe, case-grotte, pestarole. Ci ricordano un luogo vissuto e sfruttato dall'uomo ed il rispetto, fino a tempi recenti, del sacro, chiese e cimiteri. Poi la fame, in guerra e nel dopoguerra..ne ha determinato il lento inesorabile spoglio..e la natura  si è riappropriata dei suoi antichi spazi.  Torniamo indietro e, dopo suggestivi belvedere sulla valle sottostante e sulla torre di Pasolini, acquistata da quest'ultimo nel 1970 e ancora proprietà degli eredi, iniziamo a percorrere in discesa un piacevole sentiero fino a raggiungere un ponte in pietra e portarci all'altezza del Fosso Castello... l'ombra, l'acqua, la pietra, un luogo incantato che Pasolini definì "un posto unico al mondo". Risalendo il corso del "fosso" incontriamo il frantoio e il mulino ancora in uso negli anni '50, di cui restano, a memoria, mole in pietra, le mura perimetrali, i racconti dei nostri nonni. Ancora un tunnel nella roccia e poi le cascate di Chia, dove il regista Pasolini girò le scende del battesimo di Gesù nel Giordano del film Il Vangelo Secondo Matteo. Un luogo che "cattura" il cuore. 
Tra spruzzi di acqua che, spumosa, si insinua tra la pietra ammiriamo il paesaggio attorno che molto racconta della ricchezza geomorfologica del territorio e dell'abilità dell'uomo di "sfruttare" al meglio le risorse della natura. Oggi è un luogo affascinante, ricco di energia! 
















per le visite guidate nella Tuscia e alla Piramide di Bomarzo, Area di Santa Cecilia, Cascate di Chia




lunedì 29 gennaio 2018

Viterbo città dei papi

Questa mattina si parla di Viterbo.. città dei papi, delle fontane, delle chiese, delle belle donne.. 3000 anni di storia e ancora oggi scrigno prezioso di scorci incantevoli direttamente dal passato: chi conosce il quartiere di San Pellegrino? tra i quartieri medievali meglio conservati in Europa, con vicoli stretti, profferli, scale e logge, case ponte e torri. 


Piazza San Lorenzo si apre nella sua bellezza con il Palazzo dei Papi dove si svolse il più lungo conclave della storia durato 33 mesi e un giorno! II romanico Duomo di San Lorenzo, nei secoli rimaneggiato, custodisce le reliquie dei primi santi martiri della chiesa viterbese Santi Valentino e Ilario e la sepoltura di papa Giovanni XXI, l'unico pontefice che Dante Alighieri scelse di mettere in Paradiso nella celebre Divina Commedia. 



Poi Piazza della Morte, dal nome singolare e davvero graziosa, con la sua antichissima fontana "a fuso" della prima metà del 1200! Piazza del Gesù è così pittoresca, con tre elementi preziosi di una città medievale, ed in particolare proprio di Viterbo: la chiesa, la torre, la fontana! 




A poca distanza la chiesa di Santa Maria Nuova e la chiesa di San Giovanni Battista, l'una antologia della pittura medievale viterbese (dal 1300 al 1500), l'altra gioiello barocco della città. 



Percorrendo via San Lorenzo dal Duomo si arriva in Piazza del Plebiscito con il Palazzo dei Priori e la torre dell'orologio. Gli ospiti vengono accolti, oggi come allora, nelle preziose sale affrescate nel tardo Cinquecento del Palazzo dei Priori! 




Avventurarsi tra i vicoli antichi di Viterbo significa scoprire tutto questo e molto molto altro ancora, racchiuso lungo oltre 4 chilometri di mura costruite tra l'XI e il XIII secolo. 
Non dimentichiamo poi che Viterbo è la città di Santa Rosa e che, ogni 3 settembre, in suo onore, si svolge il tradizionale trasporto della Macchina di Santa Rosa, oggi Patrimonio immateriale Unesco



Vieni a visitare Viterbo e, oltre alla città, prenditi del tempo per scoprire il territorio circostante: la Tuscia (provincia di Viterbo) offre davvero tanto per tutti i gusti. Se hai bisogno di informazioni e vuoi organizzare una visita guidata chiamami o invia un'email! 

venerdì 26 gennaio 2018

Palazzi e giardini rinascimentali nella Tuscia

Chi è appassionato di Ville, giardini e Palazzi rinascimentali? la Tuscia ne è uno scrigno prezioso .. tra i più noti Palazzo Farnese a Caprarola, gioiello del manierismo italiano, dalla particolare forma pentagonale e con la sua meravigliosa scala a "chiocciola", senza dimenticarci dei giardini alti e dei giardini alti con la Palazzina del piacere, fontane e giochi d'acqua. 





Villa Lante a Bagnaia..un giardino all'italiana insignito nel 2011 Parco più bello d'Italia, con fontane, statue, giochi d'acqua, sempreverdi, fioriture primaverili ed estive, platani secolari e le palazzine riccamente affrescate attributite al Vignola. Un luogo raccolto e ricco di fascino.








il Parco dei Mostri di Bomarzo commissionato dal signore di Bomarzo Pierfrancesco Orsini, un luogo unico nel suo genere conosciuto all'epoca come Sacro Bosco racchiude 32 gruppi scultorei in peperino, pietra vulcanica tipica dell'Alto Lazio; 







Castello Marescotti poi Ruspoli a Vignanello, pregno di storia, già della famiglia che diede i natali a Santa Giacinta Marescotti e, ancora oggi, residenza estiva dei discendenti della famiglia Ruspoli con un affascinante giardino all'italiana; un viaggio indietro nel tempo tra vicende e intrighi familiari.





Palazzo Altieri a Oriolo Romano, una dimora che passò dal Santacroce agli Orsini e infine per 300 anni degli Altieri, articolato al suo interno in 14 sale, disposte a destra e sinistra del Salone degli Avi, fulcro del palazzo, la Cappella S. Massimo opera degli Orsini, e la Galleria dei Papi con i ritratti di tutti i pontefici da San Pietro a Papa Francesco. 








Palazzo Giustiniani a Bassano Romano, risultato delle trasformazioni operate sul primitivo castello degli Anguillara nei primi anni del '600 da Vincenzo Giustiniani, grande mecenate e collezionista d'arte. Recenti i lavori di restauro che hanno riportato all'antico splendore il piccolo teatro della famiglia Giustiniani all'interno del castello. 






Bello visitare la Tuscia e i suoi antichi palazzi, castelli e giardini! Scegli la nobile residenza dove trascorrere alcune piacevoli ore ad ammirare i tesori che custodisce, sarò lieta, come guida innamorata del territorio in cui vive, di raccontartene ogni segreto!
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